Secondo la rivista Forbes, cambiare lavoro più spesso (ogni tre/ cinque anni) aumenterebbe le possibilità di avere una carriera più brillante e di essere una persona più appagata e performante sul luogo di lavoro:

  1. Restare sullo stesso luogo di lavoro per troppo tempo ci rende troppo focalizzati sugli eventi interni all’azienda, perdendo così il contatto con la realtà esterna.
  2. Cambiare luogo di lavoro più spesso ci permette di confrontarci con nuove sfide ed esperienze, aiutandoci a “farci le ossa” più rapidamente.
  3. La prolungata esperienza in un’azienda o in un ruolo, porta il nostro cervello ad assopirsi, e spegne la nostra curiosità e la nostra capacità di mantenere uno spirito aperto.
  4. Confrontarsi con svariati ruoli ci porta ogni volta a ripensare il nostro valore e le nostre qualità, scoprendo sempre più i nostri lati nascosti.
  5. Cambiare lavoro più spesso aiuta ad allenare competenze quali la promozione di sé stessi e la negoziazione in senso lato.
  6. Confrontarci con più datori di lavoro ci porterà a diventare più abili nel valutare i nostri superiori e a investire il nostro tempo in aziende che ci permetteranno di evolvere professionalmente.
  7. Restare su un luogo di lavoro troppo a lungo ci porterà a diventare degli automa che eseguono le funzioni che conosciamo in maniera automatica e senza pensare.
  8. Impareremmo ad apprezzare più i “no” di quelle aziende che non vorranno assumerci per via delle nostre “brevi” permanenze sui luoghi di lavoro precedenti, ma saremo più coscienti del fatto che forse non erano i luoghi giusti per coltivare le nostre ambizioni.
  9. Più datori di lavoro equivale ad un business network più ampio!
  10. Aprirsi a nuove esperienze ci porta ad ampliare sempre più la nostra zona di comfort e a vedere tantissime opportunità laddove una volta vedevamo solo ostacoli.

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